locandina cantata

Cantata Santa Maria de Iquique – Chiloe

Aggiunto da Raph

Via Forlì, 43, 00161 Roma RM)
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Il gruppo musicale CHILOE, Con la partecipazione di: Blas Roca Rey (attore), Roberto Boarini (violoncello), Carlo Sabellico (contrabbasso).
In collaborazione con il Dopolavoro Ferroviario di Roma, presenta

“Cantata Santa María de Iquique”

Presso il Teatro delle Muse (Via Forlì, 43, 00161 Roma RM)
17 maggio 2018 ore 21.00

– L’OPERA

La “Cantata Santa María de Iquique” fu composta da Luis Advis alla fine del 1969. Il testo si basa sul libro “Reseña Histórica de Tarapacá”, dal quale fu tratta la maggior parte dei dati storici; dal punto di vista musicale l’opera segue la struttura delle antiche cantate popolari, sebbene sostituisca una tematica sociale a quella religiosa tradizionale. La musica, di tradizione europea, comprende alcuni elementi latinoamericani. Una cantata ispirata al massacro dei minatori del salnitro avvenuto nel 1907. In breve tempo il gruppo musicale dei Quilapayún preparò la “Cantata Santa María de Iquique” e la presentò ufficialmente nel luglio del 1970 al II Festival della Nueva Canción Chilena. Circa due mesi dopo l’esordio, i Quilapayún e Héctor Duvauchelle la incisero presso i vecchi studios della RCA. Sebbene il compositore non si fosse mai dichiarato appartenente ad alcun partito politico, la cantata riveste un significato sociale come poche altre e rappresenta senz’altro il culmine del movimento della Nueva Canción Chilena. Dopo il golpe militare dell’11 settembre 1973, i nastri master della “Cantata Santa María de Iquique” furono distrutti; tuttavia, il gruppo continuò a rappresentarla durante il suo esilio. Il 1° novembre 1997, i Quilapayún tornano a indossare i loro tradizionali “ponchos” neri e presentano per la prima volta la “Cantata” nelle miniere di salnitro del nord del Cile (a Santa Laura, nel territorio di Iquique). La “Cantata Santa María de Iquique” è il risultato più riuscito di un genere di opere, anteriori e posteriori a questa, che in Cile e in tutta l’America Latina è stato definito “Cantata” proprio prendendo a modello quest’opera. L’idea centrale è quella di unire i ritmi folkloristici nazionali ad una musica di maggiore elaborazione, dando così luogo ad un genere intermedio tra il popolare e il colto. Essa conserva inoltre il carattere drammatico proprio essenzialmente della cantata classica, sebbene in questo caso l’azione musicata venga recitata e non cantata. Nella
Cantata si conservano le arie e i cori cantati, così come i brani strumentali della cantata classica. L’orchestrazione è scritta per strumenti folkloristici integrati da un violoncello e da un contrabbasso e serbando l’alternanza tra cori e solisti. L’opera, di grande fattura espressiva, utilizza nella sua forma originale l’armonia classica romantica, creando effetti ambientali di grande impatto emotivo. Contiene inoltre efficaci contrappunti, riuscendo così a creare un senso di unità compositiva raramente raggiunto in opere di questo genere.

– LA STORIA
“Santa Maria è il nome della scuola. La città si chiama Iquique, un posto di mare, all’epoca importante in Cile, in una regione ricca di salnitro, questo miscuglio di nitrato di sodio e nitrato di potassio creato direttamente nell’inferno, come certamente pensavano le migliaia di persone, sia cilene che dei paesi limitrofi, che lavoravano alla sua estrazione. Siamo nel 1907. Inevitabile come il destino, perché è questa la logica assoluta del capitale, l’impietosa sovra-esposizione della forza lavoro di questa povera gente finì per raggiungere estremi insopportabili. Lo sciopero fu la risposta naturale. Dai villaggi di minatori tra le montagne cominciarono a scendere, prima centinaia, poi migliaia di lavoratori che furono “concentrati” nella scuola Santa Maria, a Iquique. Dopo alcuni giorni duranti i quali gli scioperanti tentarono, senza risultato alcuno, di negoziare, le autorità governative, pressate dai capitalisti stranieri, decisero di porre fine in qualsiasi modo alla ribellione. Il 21 dicembre, più di 3000 persone, non solo minatori, ma anche vecchi, donne e bambini, furono in modo criminale massacrati dai militari chiamati a reprimere. Nella storia del Cile non sono mancate pagine nere. Questa è stata una delle più tragiche, e anche delle più assurde.”
J. Saramago

GLI INTERPRETI
Gruppo musicale Chiloe
Blas Roca Rey – voce narrante;
Roberto Boarini – violoncello;
Carlo Sabellico – contrabbasso.

BIGLIETTO. 13 €

In collaborazione con Dopolavoro Ferroviario di Roma

Consigliata la prenotazione.

Info e prenotazioni
E-MAIL: marcosantori62@gmail.com
TELEFONO: 333 346 3160

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